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Il Comune di Milano apre al crowdfunding

Sapete cos’è il crowdfunding? E’ un processo collaborativo con cui un gruppo di persone investe il proprio denaro (messo in comune) per sostenere progetti di singole persone o organizzazioni. In sostanza si tratta di una pratica di (micro)finanziamento al basso che si basa sulla capacità dei proponenti dei singoli progetti di coinvolere persone e risorse disintermediando il classico canale bancario.

Crowdfunding e peer to peer in crescita negli Usa

Il crowdfunding negli Stati Uniti sta iniziando a erodere fette di mercato alle banche tradizionali, tanto che in un forum finanziario tenutosi il primo dicembre a Washington presso il Dipartimento del Tesoro americano il numero uno di Jp Morgan Chase, Jamie Dimon, non ha escluso che a breve la banca americana possa annunciare una partership con un gestore di servizi di finanziamento “peer to peer” che consentono di abbinare investitori in cerca di extra rendimento per i propri capitali (tipicamente, in America, le banche d’affari e gli investitori istituzionali) con aziende e famiglie in cerca di fondi.

Le banche tengono d’occhio i potenziali concorrenti

Per le banche (americane e non) si tratta di un’attività “che non vogliamo o non possiamo fare” per vari motivi, ha ricordato Dimon. Per gli startupper è un campo d’azione molto interessante perchè, di base, il problema da risolvere è come essere certi che il denaro messo in comune e investito nei singoli progetti non vada perso e anzi offra un discreto rendimento (cosa che i tassi mantenuti a livelli prossimo a zero dalle banche centrali di mezzo mondo rende meno difficile di un tempo, se non altro in termini relativi).

Milano punta su finanziamenti dal basso e condivisi

Per gli enti pubblici, infine, il crowdfunding può essere un “modus operandi” innovativo rispetto ai classici bandi “a sportello” in cui chi arriva meglio alloggia o a procedure più o meno trasparenti di erogazione di fondi finalizzati a progetti “innovativi” o a valenza sociale. Il Comune di Milano, ad esempio, ha appena annunciato che fino al 31 dicembre si potranno presentare (a questo sito) progetti di persone e organizzazioni che incentivino l’avvio di processi di finanziamento “dal basso e condivisi“.

Stanziati 400 mila euro per progetti sociali innovativi

Per questo il Comune ha messo a disposizione un fondo di 400 mila euro e deciso che i progetti che verranno selezionati (per riuscirci dovranno essere “innovativi” e “ad alto contenuto sociale“) verranno finanziati fino a 50 mila euro ciascuno purchè siano riusciti a ottenere un finanziamento almeno pari alla metà dell’importo complessivo previsto per la propria realizzazione su Eppela, il maggior portale italiano di crowdfunding reward based.

Novità rispetto ai tradizionali finanziamenti pubblici

In soldoni: avete un progetto sociale innovativo per Milano? Vi servono 100 mila euro per svilupparlo? Se su Eppela riuscirete a raccogliere i primi 50 mila, gli altri 50 mila, se sarete selezionati, ve li darà il Comune. I risultati saranno migliori, peggiori o analoghi, in termini sociali ed economici, rispetto a chi, come il Comune di Napoli, ha preferito la strada più “tradizionale” di stanziare finanziamenti pubblici per incubatori d’impresa come il Csi – Centro servizi incubatore di Napoli Est (i primi due cicli sono stati finanziati per circa 500 mila euro ciascuno, il terzo è appena stato rifinanziato per 670 mila euro come si evince da questa delibera)?

L’importante è essere trasparenti e selezionare bene

Nell’uno come nell’altro caso il punto dirimente sarà la capacità di selezionare in modo trasparente i progetti più innovativi, socialmente utili ma anche economicamente sostenibili, per poi assisterli nella fase di crescita dopo l’erogazione dei fondi. Impresa tutt’altro che facile, come ben sappiamo in SeedUp, ma vale la pena di tentare e, crediamo, di provare sempre nuove strade per sostenere lo sforzo innovativo dei giovani startupper italiani. A proposito: se avete idee innovative, socialmente utili ed economicamente sostenibili, perchè non provate a parlarcene? Aspettiamo vostre proposte su: https://www.seedup.it/raccontaci-la-tua-idea